martedì 13 marzo 2012

Il futuro vicino-2022

Ormai è assodato che il mio osservare anonimamente (leggasi in un più gergale "lurkare") siti altrui mi porta a compormi mentalmente una tremenda e lunga liste di cose di cui voglio parlare e l'ultima lettura del blog di Ferruccio mi ha riportato alla mente una serie di post già letti in giro (fra cui uno anche sul Grande Avvilente del buon Alessandro) e quindi....beh, che dire, mi ritrovo a voler scrivere anche io!


"...chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza"

Non per tirarmela, ma effettivamente è sempre possibile che ci sia qualcosa di tremendo nel proprio futuro. La cosa che temo di più è di essere paralizzato, costretto in sedie a rotelle, costretto a dover essere aiutato in ogni istante. Niente più indipendenza, costretto costantemente dalle barriere architettoniche che in Italia son la muraglia cinese.


 "...il diavolo fa le pentole ma non i coperchi."


Finalmente ho finito la tesi, mi sono laureato in giurisprudenza, sono un avvocato. Ho iniziato da piccole cause, poi la fortuna di far da difensore ad un ricco colpevole, l'ho salvato per un cavillo. Col tempo la legge si è fatto unicamente qualcosa di grigio e indeterminato, un universo di se e di ma, di virgole e punti mal messi. Sono ricco, sono sposato e con figli, ma devo attaccarmi alla bottiglia per guardarmi allo specchio serenamente. Da vecchio lascerò tutto in beneficenza, racconterò al prete che mi verrà a confessare in punto di morte d'esser stato un santo. All'inferno, un certo ser Cepparello mi stringe la mano appena entrato.


"Dura Lex sed Lex"

Ho avuto la fortuna di poter fare l'esame per entrare in magistratura e passarlo. Presto servizio nella mia città natale, Livorno, come procuratore aggiunto. Vengo sballottato per il mio essere troppo pignolo e preciso prima al nord, poi all'estremo sud. Mi sento un novello Falcone, inizio a scrivere le mie memorie. Mi sono sposato con una donna che amo, non abbiamo avuto figli. Chiedo il divorzio una settimana appena prima d'esser ucciso dopo esser diventato giudice e aver accettato di compiere il mio dovere nel prossimo maxi processo includente anche la Cupola.
A differenza dei miei predecessori però ogni mia informazione all'apertura del mio testamento è già in mano ai giornalisti di mezzo mondo, italiani inclusi.

Hollywood boulevard!

Sono diventato uno scrittore di successo, con i miei libri riesco a vendere milioni di copie e sono stato tradotto in varie lingue, inglese incluso. Mi sono costruito una casta intorno a me, dando lavoro a tutti i miei amici, diventati ormai collaboratori. Ho una moglie da copertina, non facciamo granchè conversazione ma alla fine ci vogliamo bene. Ho una figlia che sa che sarò il peggior tiranno con lei perchè è abbastanza furba d'aver capito che la maggior parte dei miei cattivi sono estremizzazioni (neppure tanto) dei miei difetti. Attendo impaziente, a lato del set, che la mia opera fantasy più importante, quella su cui ho speso anni, prenda vita nel film forse più costoso mai girato.
Sarà un flop? Per me no, perchè ho fatto fare un contratto così tremendo che può persino darsi che come opera piaccia unicamente a me e ai miei lettori.

"...noi pochi, felici pochi. Noi banda di fratelli."

Faccio l'avvocato da qualche anno, sempre e soltanto secondo coscienza, sono anche iscritto al registro dei difensori d'ufficio non per farmi vedere ma per fede nella giustizia. Sono sposato, ho un figlio con cui ho un rapporto un po' teso perchè non capisce "perchè non siamo ricchi". Ho sposato una donna giocatrice di ruolo, insieme teniamo un negozio di fumetti  e wargames all'ultimo grido non risparmiandoci. Arriviamo a fine mese con qualche soldo da mettere da parte, tante risate e un sacco d'amore...
Ogni mese invito a casa tutti i miei amici per una cena conviviale. Ho pure trovato il tempo di scrivere una raccolta di racconti che venderò tramite internet, il mio negozio e le vari Città-Comics d'Italia.

Beh, che dire....a parte le prime due, non sgradisco le altre. E sono tutte probabili (tranne forse la quarta...ma sognare è d'obbligo sul futuro, no?)

4 commenti:

  1. Magari è la sola che si avvera. Te lo auguro:-)

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  2. Insomma, un futuro come quello che descrivi in Dura Lex sed Lex io non lo auguro a nessuno. Nemmeno quello di finire paralizzato su una sedia a rotelle.
    Personalmente faccio il tifo per Hollywood boulevard e noi pochi, felici pochi. Noi banda di fratelli.

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    1. Oh beh, effettivamente alcuni futuri non sono PROPRIO incoraggianti.

      Ma tendo ad essere realista (cosa che la maggior parte della popolazione mondiale vede come acceso pessimismo :P)

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    2. Io mi considero fatalista. Ma un po' di superstizione la conservo...e non ho ancora del tutto perso la speranza.

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