domenica 4 marzo 2012

Manie ossessivo-compulsive

Dopo che mi si è incuneata una enorme pulce nell'orecchio e aver letto di altri scrittori sulla rete, anche io parlo un poco di me, di quello che sono gli eterni ritorni di zaraustriana memoria nella mia scribacchiniaggine (letteratura è sicuramente eccessivo!)

Disegno di Alessandro Bocci


1)I Cattivi: molto spesso i miei protagonisti, o almeno i personaggi a cui tengo di più sono gli antagonisti della trama.  Su di loro tutto si fonda, sono attratto dal loro carisma e dal loro intelletto. Spesso i miei protagonisti non sanno come raccapezzarsi, devo farsi aiutare oppure sono sballottati dalla fortuna e dal destino. I malvagi hanno sempre qualcosa in più.
Il fascino del male? Direi proprio di sì.




Disegno di Cyberlily

 2) La coralità: i miei sono racconti di gruppo. L'unione fa la forza, è impossibile resistere contro gli sferzi della fortuna oltraggiosa e contro un mare di guai senza un gruppo di compagni. Ma poi che vita sarebbe senza la famiglia che scegliamo? Il destino ce ne concede una, poi la vita ce ne fa scegliere anche un'altra.

" Noi pochi. Noi felici, pochi. Noi manipolo di fratelli...." disse il grande bardo e io non posso far altro che...acconsentire.





3)Il barocco: perchè diciamolo, di meschinità realistiche, di bassezze terrene e di stupidaggini con un senzo fin troppo basso il mondo ne è pieno fino allo sfinimento. Detesto con tutto il cuore la mediocrità di cui faccio parte e in cui ahimè sono immerso fino al collo a causa mia...ecco perchè i miei personaggi, i miei cattivi e i miei buoni sono esempi di di grandezza, nel bene e nel male. Navi volanti, città nascoste sotto centinaia di miglia sotterranee, astronavi più grandi di metropoli, malvagi apparsi dai propri desideri. I nostri sogni devono essere alti come le stelle, profondi come gli abissi.



4)Homo homini lupus: il mondo non è un luogo bello. Neppure lontanamente. Siamo fortunati se nella vita incontriamo individui minimamente sopportabili e spesso non riusciamo mai a conoscerne di veramente buoni. Siamo bestie in un serraglio? Siamo anime sole e impaurite legate soltanto dal terrore della morte? Non so se Hobbes avesse ragione mentre scriveva il Leviatano, eppure c'è un richiamo in quel libro che...effettivamente mi cattura. Lo so che non è bello, eppure è così.



5) L'intrigo: sono un giocatore di Vampiri la
Masquerade e questo dovrebbe dir tutto. Per coloro che non sanno a cosa mi riferisco, beh, dirò in breve: la scelta più facile, ciò che può sembrare ovvio, il buono che ti aiuta, il malvagio che ti intralcia...beh, non sempre tutto è come appare. Un tuo nemico potrebbe star cercare di proteggerti, il tuo datore di lavoro ingannarti, vivere in un mondo che non esiste se non per te.
Pillola rossa o pillola blu?

3 commenti:

  1. Ciao! Grazie per aver postato le tu ossessioni ;)
    Ne abbiamo un paio in comune: quella sui cattivi e quella sulla coralità. I miei antagonisti - a volte - finiscono per rubare la scena ai "buoni" (anche se di personaggi totalmente bianchi o totalmente neri non ne ho tantissimi; in genere hanno tutta una gradazione di grigio ^^). Quanto alla coralità, di solito le mie storie sono così affollate che devo farmi una lista di tutti i personaggi U_U
    Ti linko subito nel post ;)
    Alla prossima.

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  2. Il barocco! Il barocco! Aaah! *O* *O* *O* Finalmente un interlocutore cui dare del "voi"! Non sono l'unico che indossa la parrucca! :-D

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  3. Parrucche e vestiti seicenteschi, stocchi e sciabole, adorabili pistole monocolpo.
    Per non parlare di mantelli, cappe, monocoli e orologi da taschino.
    Sono uno di quei classici nati vecchi che porta i capelli lunghi...ma con la riga a sinistra!

    E anche io sono costretto a fare dettagliati elenchi dei miei personaggi ( di cui spesso già immagino la morte appena descritti la prima volta, ma solo se dalla parte dei protagonisti...altrimenti é più dura).

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