sabato 3 marzo 2012

NerDreamer (4 Capitolo)

Nuovo capitolo! Non avevo niente da fare in questi giorni (a parte perdere diottrie sulla tesi da scrivere) e quindi subito si passa ad impiegare il tempo in maniera migliore del solito.

I telegiornali nazionali digerirono in breve la notizia della rissa a Livorno, anche i telegiornali regionali la dimenticarono. Alla ribalta giunsero nuove notizie, molte di gossip, alcune curiose, altre drammatiche: una commessa di una libreria aveva ricevuto come pagamento per alcuni libri due lingotti d'oro, si sospettava fosse uno straniero, si sussurrava fosse uno sceicco o giù di li.
Come sempre sua madre si dedicava anima e corpo alla storia, immaginando storie di tresche, d'amore e intrigo degne delle peggiori e grottesche commedie romantiche indiane o sudamericane.
Con i soldi presi per aver detto il falso alle forze dell'ordine, Raffaele fece alcuni acquisti stupidi, ammodernò il computer. Offrì una cena al suo gruppo di gioco. Erano passati due giorni da quando era tornato a scuola, Livorno Comics stava per chiudere. Lui e i suoi amici, persino il suo serissimo master Davide fecero cosplay, vestiti come personaggi di Hellsing, un vecchio fumetto tutto nazisti vampiri e proiettili d'argento protestante.
Finita la giornata, affamati si diressero ad un pub che a Livorno era istituzione: il Bad elf.
Prima volta per Raffaele,non per gli altri più grandi di lui, entrarono ancora vestiti di tutto punto, alcuni rossi in volto, Ilaria fiera degli abiti quasi maschili e della lunga parrucca bionda.
<< Salve, quanti siete?>> domandò una gioviale cameriera bionda appena entrati, l'espressione furba quando entrò anche Davide.
<< Siamo in quattro, forse aumentiamo.>>
Da dietro il bancone, con sguardo autoritario, una donna dai capelli neri li osservò con attenzione, li mandò ad un tavolo da sei.
<< Se poi vengono comitive più grandi e siete lo stesso numero vi trasloco.>> disse dirigendosi a poi a passo spedito in cucina la proprietaria.
Il gruppo si sistemò sulle sedie verdi, il tavolo in legno dava un tocco nostalgico. Poster di marche da birra, foto dell'Inghilterra decoravano il locale, la musica e la luce un po' soffusa lo rendeva intimo.
<< Aiuto, nascondetemi!>> mugugnò Raffaele calcando bene il cappello rosso, alzando il grosso colletto. Sarebbe voluto sparire.
Il professor Acunzo, apparso come uno spettro da chissà dove, gli passò vicino con nella mano un boccale immenso ricolmo di una birra senza schiuma.
Sembrò non vederlo, il ragazzo sospirò di sollievo. Davide scoppiò a ridere a vedere la sagoma dell'insegnante apparire nuovamente, questa volta perfettamente alle spalle del suo allievo.
Gli diede uno scappellotto al colletto, inarcò un sopracciglio, ghignò alle imprecazione.
<< Domani hai lezione e fai le ore piccole al pub?>>
Raffaele non sapeva più cosa dire, il professore lo lasciò perdere, si presentò agli altri ragazzi.
<< Tenetemelo d'occhio, che se nella vita vera é svanito la metà di quanto lo é in classe é da mettersi le mani nei capelli. I miei rispetti, Lady Integra, Colonnello...>>
Fece un inchino un po' sarcastico, si diresse via con la sua pinta di estathé, non birra. Raffaele tornò di un colore umano dopo aver passato buona parte dei colori dell'arcobaleno.
<< È diverso da come ce lo avevi descritto!>>
<< Pare pure simpatico!Poi conosce Hellsing, altrimenti non c'avrebbe riconosciuto>>
Il sospiro alle frasi degli altri compagni di cosplay non si fece attendere.
<< Un professore universitario che insegna storia al liceo è solo uno...sfigato. Ma poi il piglio del fanatico che ha non lo sopporto.>>
Ilaria iniziò a canzonarlo, le tolse il cappello di cartone verniciato di rosso, lo indossò lei.
<< Mi ricorda qualcuno che parla di tutto senza aver letto nulla a parte i SUOI manga.>>
Il ragazzo incrociò le braccia scocciato, chiuse gli occhi.
<< Che ci posso fare se il resto é tutta merda? Marvel, DC, Bonelli: tutto in carta igienica dovrebbero esser convertiti.>>
<< Toglierei Bonelli e Marvel dall'elenco.>>
Appena entrato, Mattia salutò i presenti, Ilaria si alzò a baciorlo, tutti guardarono allibiti. Fu lei a freddarli subito.
<< Beh, non mi avete mai visto salutare un amico?>>
Davide rimase un attimo basito, aveva riconosciuto uno dei tizi della scazzottata di Raffaele dalle sue descrizioni passate, incluse quelle di atteggiamenti che aveva aggiunto ad alcuni suo personaggi di gdr per renderli più veri.
Mattia prese una sedia, la girò e si sedette appoggiato allo schienale.
<< Lara, puoi portare a me e Ile la solita kwak?>>
La cameriera sorrise al ragazzo, si fermò a chiacchierare col professore come fossero amici di vecchia data, al suo tavolo stava giocando a carte la proprietaria.
Arrivata la birra, Mattia esordì con una serie di frasi di circostanza che lasciarono tutti un po' freddi. Passò proco prima che iniziasse a parlare fittamente con la ragazza, gli altri deciso di parlare d'altro, degli acquisti del giorno e delle varie foto che gli avevano fatto.
Raffaele prese un grosso sorso dal suo bicchiere di coca cola quando notò entrare una alta figura dai capelli rossi dentro il locale, strozzò e scoppiò a tossire. Davide gli diede, subito a seguire da tutti gli altri, varie forti pacche sulle spalle.
Nerdrimer si mise al bancone, sbadigliò chiedendo una birra scura che gli venne data in breve tempo, alla spina. Si fece passare delle patatine, controllò incuriosito il menù.
Fu Davide a fare la domanda che non sarebbe dovuta esser fatta.
<< Cavolo Raffaele, quello là è il ritratto del tuo personaggio, no?>>
Si voltarono tutti verso il bancone, Mattia lo indicò.
<< Eccolo, è lui, cavolo!>>

1 commento:

  1. Ancora un incontro supernaturale che firma perfettamente il finale di un capitolo di normale quotidianità.
    Ho notato un po' di disordine qua e là, nelle frasi e nella punteggiatura. Quando ne avrai voglia, il mio consiglio è di rassettarlo un po'; in alcuni punti ci si confonde proprio.
    Il mio giudizio rimane comunque positivo. ;)

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