Oggi mi sento particolarmente ispirato, quindi ecco il terzo capitolo di questo racconto...non saprei come definirlo.
Pareva che fuori dal
concessionario il mondo fosse impazzito, si fosse stati catapultati in uno di
quei brutti film da drive in su tremendi negri cannibali nelle profondità della
giungla africana. E invece tutto stava accedendo nei civili Stati Uniti
d'America.
<< Io chiamo la
polizia!>> disse l'anziano proprietario, mentre Adam continuava a
guardare, orrendamente affascinato la scena: la donna ormai era spacciata, la
gola squarciata, il modesto abito bianco ormai di uno sguaiato rosso cremisi.
L'uomo, ancora sopra di lei, passò a morderle parti delle spalle e delle braccia,
gridò al cielo.
Fu allora che lo colpì un colpo
di fucile al torace, venne sbalzato indietro.
Il signor Pitt, del negozio di ferramenta di fronte al concessionario
era uscito armi in pugno e aveva ucciso il pazzo. Si avvicinò alla donna che
ancora si contorceva per il dolore.
Adam rimase alla finestra, tolse
la mano dalla schiena dove teneva la pistola, si calmò un attimo.
<< Donna, cosa vuol dire
che le linee sono occupate? Qui davanti ci sono stati due omicidi, dannazione a
te! Sempre detto che le donne dovrebbero far la maglia!>> il signor
Preasley sbatté la cornetta del telefono con forza, si avvicinò alla finestra.
<< Ci crederesti? La
polizia è troppo impegnata per rispondere! Qui a Roswell, manco fossero
arrivati davvero gli alieni ieri.>>
Adam non lo ascoltò, aprì la
finestra talmente di fretta che perse qualche secondo.
<< Alle tue spalle! Alle
tue...>>
Il signor Pitt alzò la testa alle
urla, ma non riuscì a comprendere in tempo. L'assassino della signora e del
poliziotto, nonostante il colpo di fucile che l'aveva raggiunto al petto si era
rialzato, la cassa toracica squarciata dal proiettile. Con rinnovata ferocia si
lanciò verso colui che l'aveva colpito.
Pitt venne preso in una lotta
corpo a corpo serrata, l'altro cercava di morderlo al volto, ma riuscì a
frapporre il fucile fra lui e il folle. L'altro serrava le mandibole,
schioccava, una saliva rossastra gli schiumava dalla bocca.
Pitt riuscì con una capriola di
lato ad ergersi contro l'assalitore, stando lui sopra e l'altro sotto. Era
comunque una situazione di stallo, non poteva in alcun modo far nulla se non
cercare di rialzarsi.
Con la coda dell'occhio vide una
macchia scura scagliarsi contro di lui, lasciò il fucile e si gettò a terra: il
poliziotto dalla gola squarciata cadde addosso all'assassino, ci volle qualche
minuto prima che riuscissero a rialzarsi. Il signor Pitt fece per scappare
verso la concessionaria, ma la donna gli afferrò una caviglia facendolo
inciampare. Dopo poco, tutti e tre furono
sopra di lui e ne fecero sanguinolento banchetto. Le urla che s'iniziarono ad
udire per la strada attirarono nuovi curiosi. I tre cannibali, come bambini
scoperti con le mani nella marmellata, rimasero in silenzio, le mani sporche di
visceri e sangue vicino alla bocca ormai fradicia.
Ringhiarono bassamente, poi
iniziarono a correre verso i curiosi.
<< Signor Preasley, direi
che è il caso d'andarsene.>>
<< Direi anche io
figliolo.>> disse l'altro mentre metteva nuovamente giù il telefono.
<< Ringrazio il cielo che
lei non ha mai accettato di cedere il campo sul retro. Ho parcheggiato
lì.>> disse ridacchiando Adam mentre iniziava ad avviarsi alla porta,
seguito a ruota dall'altro.
<< Mi raccomando
figliolo...>> iniziò l'anziano <<...torna a casa e barricati con i
tuoi cari. Temo che quei pazzi non siano i soli. Prima che cadesse la linea, il
centralino mi ha detto che la polizia sta ricevendo decine di segnalazioni su
pazzi omicidi.>>
Arrivarono sul retro, il signor
Preasley aprì la porta senza pensarci, Adam lo tirò indietro rudemente. L'anziano
stava per dirgli qualcosa di sgarbato quando uno degli invasati si palesò da
dietro la vettura con la bocca protesa in avanti, il cranio aperto in due come
se fosse stato colpito da una spranga o una mazza da baseball.
Adam chiuse la porta col
violenza, la riaprì sfruttando il contraccolpo subito dall'altro per farsi
spazio, trascinando con se l'anziano proprietario. Il pazzo si rialzò in
fretta, sbavando e ringhiando come un animale inferocito, ma i due erano già
entrati in macchina.
Partirono veloci come razzi,
quasi avessero il diavolo alle calcagna.
<< Grazie ragazzo. Non
fosse stato per te, adesso sarei con una mela in bocca e del buon sugo addosso.
>>
<< Di nulla signor Preasley,
però stia più attento. Mi ha detto proprio lei che ce ne sono altri di pazzi in
giro.>>
L'altro assentì grattando la nuca
con aria colpevole, ridacchiò istericamente. Oltrepassarono in macchina un
isolato appena, giunsero di fronte alla bella villetta dell'anziano venditore
d'auto.
<< Puoi lasciarmi qui, me
la caverò. Devi pensare alla tua famiglia adesso.>>
<< Ne è sicuro,
potrei...>>
<< Non ti preoccupare. Ho
fatto la Grande Guerra,
fosse per me avrei fatto anche la seconda. Vai pure. Quando la polizia avrà
fatto piazza pulita di questi scioperati comunisti, voglio te e la tua famiglia
a cena per un pranzetto di quelli di mia moglie.>>
Adam rise, aspetto che il suo
capo scendesse dall'autovettura, poi chiuse nuovamente con attenzione gli
sportelli. Fece marcia indietro ed andò via.
Superato il vialetto,
allontanatosi dal quartiere per dirigersi verso casa, finalmente fece scivolare
la maschera, un espressione di disgusto.
<< Maledetto panzone di un
capitalista borghese, fascistucolo impomata e brillantinato! Non so che stia
succedendo, ma che mi becchi una pallottola prima di sera se non ti auguro di
morire mangiato da una decina di quegli str...>>
Stava ancora imprecando quando
vide davanti a lui un posto di blocco della polizia fatto letteralmente a pezzi
da un gruppo di folli. I proiettili parevano non far altro che rallentarli di
poco, correvano davanti con le braccia in avanti, tesi spasmodicamente alla
ricerca di carne.
<< Ma in nome di Lenin, che
cazzo succede?!>>
Premette più velocemente
l'accelleratore, ne investì due, calpestò un poliziotto che pareva chieder
aiuto tendendo una mano al cielo e l'altra a tamponare la gola. Prese la
pistola che aveva nel cruscotto, accanto mise quella che portava dietro. Con un
occhio alla strada cercò sotto il sedile del copilota per estrarre le fondine che
vi erano nascoste.
<< Speriamo gli altri
compagni stiano bene.>> sussurrò a mezze labbra in russo.
Accidenti quanto scrivi!
RispondiEliminaTi seguo^_^ I risvolti della trama sono... Inaspettati. i simil zombie/ invasati non me li aspettavo.
Sarà stata la visione di The Avengers che mi ha lasciato di stucco e con una ondata di inventiva tremenda.
EliminaMi ha persino rinverdito una idea matta per un progetto letterario a lungo termine...